Emergenza coronavirus, le Regioni che potrebbero passare in zona Arancione alla luce del monitoraggio del 19 febbraio.
La diffusione delle varianti riporta in primo piano l’emergenza coronavirus e sono diverse Regioni italiane a rischio chiusura con il monitoraggio del 19 febbraio, che dovrebbe portare allo spostamento di diversi territori in zona Arancione.
Emergenza coronavirus, la lotta alle varianti
L’Italia sta vivendo una fase delicatissima dell’emergenza sanitaria. Da una parte c’è la voglia di tornare a vivere dopo un anno di sacrifici e una piccola parentesi estiva che però abbiamo pagato a caro prezzo, dall’altra c’è la minaccia delle varianti del Covid.
Nonostante l’arrivo del vaccino, l’Europa rischia un incremento di casi e di decessi. Una notizia ovviamente sconfortante, oltre che allarmante. L’inizio della campagna di vaccinazione doveva rappresentare l’inizio di quel percorso che avrebbe dovuto portarci ad una nuova normalità. E invece l’emergenza vive una nuova fase.
I Paesi europei tornano a stringere le maglie limitando al massimo la circolazione delle persone e le occasioni di contatto. In Italia c’è chi suggerisce un nuovo lockdown totale e si valuta un rafforzamento delle misure di contenimento.
Le Regioni che rischiano di passare in Arancione
In attesa di capire se e come il governo Draghi deciderà di intervenire sulle regole, il 19 febbraio il Cts comunicherà i dati del monitoraggio settimanale. In base ai dati noti, quindi quelli giornalieri, sappiamo che ci sono diverse regioni che corrono dalla zona Gialla verso la zona Arancione. Quindi la tendenza è al peggioramento.
Rischiano di passare nella zona intermedia la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia e le Marche. Anche il Lazio viaggia sul filo del rasoio e rischia il passaggio.
L’istituzione di zone Rosse locali
Inoltre in diverse Regioni si potrebbe procedere con l’istituzione di zone rosse locali, sempre più diffuse nella penisola italiana nel tentativo di frenare la diffusione delle varianti del Covid che preoccupano e non poco i medici e gli esperti.
